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Quando si parla di elleboro selvatico, inevitabilmente si pensa a Helleborus foetidus. Esistono tuttavia altre varietà che si trovano allo stato selvatico, come l'Helleborus argutifolius, una varietà endemica della Corsica, l'Helleborus viridis, cugino dell'elleboro fetido più raro di quest'ultimo, o l'Helleborus niger, che si trova molto occasionalmente nei boschi chiari di le Alpi basse.

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Helleborus foetidus: l'elleboro selvatico più comune

L'elleboro fetido, spesso chiamato piede di grifone, è senza dubbio l'elleboro selvatico più diffuso nella Francia continentale, distribuito in tutta la Francia, ad eccezione della Bretagna e del nord. Il piede del grifone cresce nei pendii, nei boschi e nelle terre desolate, su suoli calcarei. Resistente oltre i -15°C, è in grado di prosperare fino a 1600 metri di quota.

Questa pianta perenne produce fusti glabri, robusti, biennali, alti da 30 a 40 cm. Eretto all'inizio della fioritura, questo elleboro si adagia poi gradualmente sul terreno. La specie è densamente frondosa sotto la sua infiorescenza che consiste in cime con una moltitudine di piccoli fiori pendenti a forma di campana. Fiori di diametro compreso tra 1 e 3 cm e di colore verde pallido bordati di porpora.

Helleborus viridis: un raro e selvaggio cugino del fetido elleboro

L'elleboro verde è cugino di Helleborus foetidus, dal quale si distingue per il fiore interamente verde, senza bordo viola, e per il periodo di fioritura più tardivo. Più raro dell'elleboro fetido, l'Helleborus viridis è una pianta perenne che cresce spontanea nei boschi di latifoglie, su suoli freschi e calcarei. Pianta di mezz'ombra, non ama le situazioni molto soleggiate. Resistente sotto i -15°C, questo elleboro selvatico può essere trovato fino a 1500 metri sopra il livello del mare.

L'elleboro verde è una specie non caulescente che può raggiungere tra i 20 ei 40 cm di altezza durante la fioritura. Le sue foglie basali non persistenti sono fortemente dentate, lobate e leggermente palmate. La fioritura offre fiori verde pallido di circa 3 cm di diametro, che si depositano su lunghi pedicelli.

Helleborus argutifolius: l'elleboro endemico della Corsica e della Sardegna

L'elleboro corso è una specie endemica dell'isola della bellezza, ma anche della Sardegna. Cresce spontaneamente nei boschetti, sugli argini e nei burroni. Questa perenne sempreverde e robusta è anche resistente fino a -12 / -15°C e tollera bene la siccità.

Helleborus argutifolius è anche l'elleboro più grande che ci sia, capace di raggiungere più di 1,5 m di altezza se sfrutta le buone condizioni. Le sue foglie cauline, coriacee, palmate e dentate offrono un colore verde scuro. I fiori singoli, da 3 a 5 cm di diametro e di colore verde pistacchio, si depositano in un'infiorescenza terminale composta da 10 a 30 soggetti.

Buono a sapersi: Helleborus argutifolius è una sottospecie di Helleborus lividus, endemica di Maiorca.

Helleborus niger: un elleboro molto coltivato, ma di origine selvatica

Helleborus niger, conosciuta come la rosa di Natale, è una specie molto apprezzata nei nostri giardini e in vaso. Si tratta però anche di una specie di origine selvatica, originaria dell'Europa centrale, che oggi cresce spontanea, ma molto occasionalmente, nelle Alpi dell'Alta Provenza e nelle Alpi Marittime. Questa perenne perenne fino a -15°C si insedia nei boschi di latifoglie e zone calcaree a media altitudine.

La rosa di Natale è una pianta erbacea velenosa con steli spessi, alti da 0,30 a 0,40 m, verdi e marmorizzati di rosso. Questa specie produce rizomi nerastri, corti e foglie sempreverdi, coriacee, di colore verde brillante. Lo stelo floreale eretto offre da due a quattro fiori da 5 a 10 cm di diametro, solitari o gemellati, di colore bianco che diventano rosa nel tempo.

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