Rafano in poche parole:
Nome latino: Armoracia rusticana
Nome comune: Rafano
Famiglia: Cruciferae, Brassicaceae Tipo: Tubero
Altezza: da 50 cm a 1 m
Distanza di semina: ogni 30-40 cm
Esposizione: da soleggiato a mezz'ombra Terreno: tutti i tipi, ben drenato
Pianta: marzo, aprile Raccolta: da ottobre a febbraio
Il rafano è una pianta da condimento coltivata per la sua radice. Di colore bianco e ruvido al tatto, il suo gusto potente ricorda un po' la senape e condirà perfettamente le tue ricette.
Piantare rafano
Rustica, resistente e poco restrittiva, questa pianta perenne è molto facile da coltivare e si adatta a qualsiasi situazione, purché il terreno sia sufficientemente drenante. Non ci sono quindi particolari vincoli di impianto. Devi solo piantare i piedi a marzo, aprile, distanziandoli di 30-40 cm l'uno dall' altro. Per moltiplicare questo ortaggio a radice, un trucco è recuperare un frammento di radice (con una gemma) durante il raccolto e poi ripiantarlo.
Nota importante: il rafano può essere una pianta invasiva difficile da controllare. Scegli dove coltivarlo con cura.
Coltivazione e manutenzione
Per crescere bene, questa pianta da condimento non richiede cure particolari. L'unica azione da fare è tagliare le foglie a metà autunno, poiché non sono resistenti al gelo.
Raccolta e conservazione
Raccolto
Si svolge in autunno e in inverno. Per raccogliere il rafano, rilascia semplicemente il piede senza scavarlo usando una forca da giardino. Quindi, taglia alcuni frammenti di radice, quindi tappa il buco mentre aspetti il prossimo campione.
Conservazione
Se hai raccolto più radici del necessario, puoi conservarle per qualche settimana in un luogo ventilato e al riparo dal gelo.
Malattie e parassiti
Molto resistente, il rafano non è soggetto a parassiti. Può invece soffrire di radice di cavolo cappuccio, che è un fungo (Plasmodiophora brassicae) che attacca le radici delle Brassicaceae, quindi bisogna eliminarlo e attendere almeno 7 anni prima di poter coltivare nuovamente ortaggi della stessa famiglia del rafano (Brassicaceae).
Rafano in cucina
Ottimo condimento e verdura per tutti gli usi, può essere cucinato in tutte le salse. È in questo tipo di preparazione che rivelerà tutto il suo potenziale gustativo per insaporire i vostri piatti. Può quindi accompagnare bene il pesce e la carne, e una volta grattugiato può anche portare un po' di pepe nelle insalate.
A corto di idee? Prova la nostra ricetta dell'insalata Pompadour con formaggio fresco di capra e barbabietole, salsa al rafano. Una vera delizia!
Lo sapevi?
Il wasabi che si trova nei piatti dei ristoranti giapponesi proviene dalla Wasabia japonica, che altro non è che un cugino del nostro rafano. È anche chiamato rafano giapponese.